venerdì 13 aprile 2012

Episodio 2: e poi piove davvero

Quando piove è più facile avere nostalgia. Quando il cielo è grigio, Nikky si perde a guardarlo, ed il grigio entra sin dentro di lui. Oggi avrebbe voluto scrivere una lettera a Mary, e spedirla. Sperava che il postino se la potesse dimenticare, che rimanesse dispersa sotto ad un mucchio di altre lettere, e che lei la ricevesse al momento giusto. Non prima, non dopo, esattamente al momento giusto. Ma il destino non si può programmare, e così anche i ricordi, che poi tormentano solo uno dei due (proprio quello che ne dovrebbe fare a meno). Una giornata di pioggia può mandare a puttane serate in cui dal nulla eran rispuntati anche i sorrisi, in cui sembrava avessero un senso meraviglioso le parole così dolci di un'altra lei. Vaffanculo alla pioggia, perché quando piove si dovrebbe stare sotto le coperte altrui, o nuotare sulle strade con i nuovi pneumatici, che aspettano solo lei da accompagnare. E invece non ci sono occhi da rimirare, solo punte di coltello che tagliano le arterie dei muscoli, e battiti che si fanno sempre più assordanti e scomposti. Un cuore aperto, in cui Mary sputa ogni giorno, magari senza saperlo, magari senza volerlo, magari persino consapevolmente. E fu così che Nikky si rese conto di star sprecando amore, per chi forse non lo ha mai meritato.

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