Quando piove è più facile avere
nostalgia. Quando il cielo è grigio, Nikky si perde a guardarlo, ed
il grigio entra sin dentro di lui. Oggi avrebbe voluto scrivere una
lettera a Mary, e spedirla. Sperava che il postino se la potesse
dimenticare, che rimanesse dispersa sotto ad un mucchio di altre
lettere, e che lei la ricevesse al momento giusto. Non prima, non
dopo, esattamente al momento giusto. Ma il destino non si può
programmare, e così anche i ricordi, che poi tormentano solo uno dei
due (proprio quello che ne dovrebbe fare a meno). Una giornata di
pioggia può mandare a puttane serate in cui dal nulla eran
rispuntati anche i sorrisi, in cui sembrava avessero un senso
meraviglioso le parole così dolci di un'altra lei. Vaffanculo alla
pioggia, perché quando piove si dovrebbe stare sotto le coperte
altrui, o nuotare sulle strade con i nuovi pneumatici, che aspettano
solo lei da accompagnare. E invece non ci sono occhi da rimirare,
solo punte di coltello che tagliano le arterie dei muscoli, e battiti
che si fanno sempre più assordanti e scomposti. Un cuore aperto, in
cui Mary sputa ogni giorno, magari senza saperlo, magari senza
volerlo, magari persino consapevolmente. E fu così che Nikky si rese conto di star sprecando amore, per chi forse non lo ha mai meritato.
Nessun commento:
Posta un commento